Le interviste del tennis: Paolo Canè

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“Si parte sempre da zero. Se i genitori credono di avere un campione in casa ma alla fine il talento non sboccia, non è detto che crescendo non diventi un campione…. Bisogna aspettare la crescita spontanea del ragazzo”

Queste sono solo alcune parole riportate da un grande campione del tennis italiano come Paolo Canè, ex N° 26 della classifica ATP, che ha portato in alto il nome del nostro tennis affrontando mostri sacri del palcoscenico mondiale come Muster o McEnroe.

In questa bellissima intervista rilasciata a SeilaTV Bergamo, il campione bolognese, cresciuto tennisticamente a Bergamo, ripercorre i suoi anni: dalla prima partita di tennis con il fratello alla prima qualificazione in un torneo ATP a Milano. Canè, però vuole concentrare la sua intervista su un aspetto fondamentale: la crescita di un campione.

Paolo Canè sottolinea come spesso vengano fatte al ragazzo tantissime pressioni dai genitori che credono di avere in casa un grande campione di tennis. Come sottolinea il campione italiano, però, anche vincendo il mondiale Under 12 non è detto che si diventi un campione di tennis subito, perché nel tennis si può sbocciare a 18 anni come a 30, Quindi bisogna lasciare tempo al tempo. Non conta sempre il risultato, ma conta anche ciò che il ragazzo vuole veramente.

Per scoprire un campione bisogna ricercare un equilibrio tra volontà del ragazzo, insegnamenti dell’allenatore, sacrifici del ragazzo e della famiglia, talento ma sopratutto tanta passione verso questo meraviglioso sport.

Come Tatotennisteam, cerchiamo ogni giorno di guidare il ragazzo nel suo percorso di crescita. L’invito è di sentire integralmente tutta l’intervista, che potete trovare direttamente sul sito di SeilaTV, per fare anche un’analisi autocritica di come è l’approccio dei genitori ma, sopratutto, dei ragazzi al mondo del tennis.

Buona Visione: https://seilatv.tv/puntata-del-29-maggio-2018-2/
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